Fortunato Depero

Cari amici, 
buonasera a tutti voi. 
Come state?

Settimana scorsa mi è capitato di andare in Trentino! 

Ospite da una mia compagna di classe, abbiamo deciso di fermarci a Rovereto. 

È qui che ci siamo fermate a visitare il Mart (Museo d'arte moderna), o meglio, "La Casa d'arte Futurista", ed è proprio per questo che oggi voglio parlarvi dell'immenso Fortunato Depero

Anzitutto è bene definire cosa si intende con il termine Futurismo

il Futurismo è stato un movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da Filippo Tommaso Marinetti (Manifesto del Futurismo). Il Futurismo sosteneva che l'arte, il costume e la politica, avrebbero dovuto staccarsi dal passato e dalla tradizione, per ispirarsi alla vita dinamica, moderna e meccanica del XX secolo.

In sintesi: il Futurismo può essere visto come una sorta di ribellione a tutto ciò che era passato e tradizione; un movimento artistico, volto a rappresentare la dinamicità di quell'epoca. 

Fatta questa piccola premessa, passiamo a Fortunato Depero


Depero
Depero

nato nel 1892 a Fondo (Trento), Fortunato Depero è stato un pittore, scultore e
pubblicitario italiano. Quando, nel 1914 si trasferisce a Roma, Depero viene a contatto con i maggiori esponenti del Futurismo, tra i quali Marinetti, e questo fa di lui un Futurista vero e proprio. 

È nel 1919, rientrato a Rovereto, che decide di fondare "La Casa d'arte Futurista": una sorta di agenzia pubblicitaria. 

Tra le sue realizzazioni, di alcune sono rimasta particolarmente colpita:

> come non citare i Balli plastici, ovvero un teatro in cui attori reali vengono sostituiti a marionette in legno per esprimere maggior senso di meccanicità e gioia. 

Balli plastici
Balli plastici

Balli plastici
Balli plastici

Non sono formidabili? I colori, le forme, le facce. Sono davvero simpaticissimi! 

Avrei tanto voluto portarmene a casa uno di nascosto! ; )

In realtà, all'uscita del "Museo" (se così si può definire, visto che si chiama "Casa d'arte Futurista"), vendevano delle simpatiche marionette molto simili a quelle di Depero, ma ovviamente non le originali, solo delle copie; la tentazione era tanta.. I colori, le forme, le facce.. E poi i 90€ mi hanno tolto ogni dubbio.
Le fottute copie delle marionette se le potevano tenere loro. 

E giusto per mostrarvele..


Tributo Fortunato Depero

..Fottutamente fighe.

> Troviamo poi il famoso Libro bullonato intitolato "Depero Futurista", nonché una raccolta di rivoluzionari esperimenti tipografici. Il libro è rilegato da due grossi bulloni di alluminio. 

Rivoluzionario o meno, per me rimane una gran pattonata! Ahahahah. 
Ovviamente l'interno è qualcosa di meraviglioso, vi consiglio di digitare su Google il titolo del libro.. 

Libro bullonato
Libro bullonato

> Trasferitosi a New York, disegna le copertine di alcune delle riviste più famose, parliamo di Vanity Fair, Sparks e Vogue, di cui purtroppo non ho alcuna foto. 

> Ed ora arriviamo a NOI: ciò che non tutti sanno di questo grande artista, è che egli ottenne il maggior successo tramite la Campari. 

La famosa bottiglietta del Campari Soda, che ancora oggi è quella di un tempo, venne disegnata proprio da lui nel 1925! 

"Davide Campari, voleva offrire al consumatore un prodotto perfettamente dosato. Fu proprio lui a ordinare una bottiglia innovativa che valorizzasse il momento dell'aperitivo e lo rendesse riconoscibile attraverso la sua forma: un calice rovesciato."

Campari Soda
Campari Soda

Depero ha realizzato moltissime altre opere, ma qui vi ho citato solo quelle più famose! 

E quindi ora vi lascio con un suo famoso claim: 

"Se la pioggia fosse di Bitter Campari!" aggiungo: saremmo tutti più felici!

L'omino in controcorrente

Stavo rovistando nella mia cartella "Immagini", quando per puro caso ne ho ritrovata una che avevo scaricato molti anni fa: si tratta di un dipinto di uno dei pittori più famosi della fine dell'Ottocento. 


Edvard Munch

Ricordo ancora le fantastiche lezioni del mio professore Tavecchio alle superiori e di come questo pittore mi aveva affascinata, non tanto per la sua tecnica, quanto per le tematiche che affrontava e come le trattava nei suoi dipinti. 

In particolare, mi sto riferendo a "Sera sulla via Karl Johann"(1892):

in quest'opera viene rappresentato il "rituale della vasca"; l'obiettivo era quello di fare avanti e indietro per una via del paese ed ovviamente, come il quadro ci mostra, tutti dovevano essere ben vestiti.

Sera sulla via Karl Johann (1892)
Sera sulla via Karl Johann (1892)
Il tema è quello della falsità dei rapporti e del disagio della società
L'omino che percorre la via controcorrente è autobiografico e rappresenta la paura della folla, minacciosa, perché simboleggia le regole della società.

Tutto ciò per dire..

Anche io mi sento un po' come l'omino in controcorrente ed anche io temo la folla.

Questo è un post a favore della personalità e della semplicità:

ognuno di noi ha un'anima e una propria originalità, ne sono convinta.
Più mi guardo attorno e più mi rendo conto di come quelle persone, semplici all'apparenza, nascondano un mondo dentro sé.
Voi pensate di essere come quell'omino che va in controcorrente, ma in realtà non vi rendete conto che talvolta cadete nel ridicolo..

Eppure.. Per essere diversi, basta essere se stessi.

Questa è la mia filosofia di vita e nonostante i miei numerosi difetti cercherò di essere sempre me stessa anche di fronte alle difficoltà e di fronte a ciò che più temo.

Sbarazzatevi degli eccessi che fanno di voi un non-voi e siate semplici.

More is less, sempre.
(Poi qualche pacchianata è sempre concessa.)