Passeggiando in mezzo ai film

Oggi ho voglia di parlarvi di una persona,
in particolare di una donna.

A dire il vero non la conosco un granché e, addirittura, non so come si chiami.

Non so come si chiami o quanti anni abbia, ma so per certo che è una gran persona.

Vi ricordate il Blockbuster? 
Si, esatto: dove noleggiavi i film, compravi i popcorn della San Carlo a 10€, anzi che 1, e scoprivi che il Greco di Tufo, che all'Hocus pagavi ben 30€, costava 15!
Insomma, il Blockbuster, quello lì di Erba. 
Si, quello che è fallito.
Bene.

Ora al suo posto c'è il Kolossal e a dire il vero, nulla è cambiato (manco il logo!). 
Ci sono le Big Babol a 3€ e Frizzy pazzy a 1. 
(Tra le altre cose i Frizzy pazzy sono peggio di una droga!)
E poi....
Tra i dolciumi, i libri e qualche gadget qua e là, ed ovviamente, tra i film, c'è lei: 
La signora del Kolossal.
Occhiali, capelli corti e un gran sorriso. 
È di un'incredibile umanità. 

Ormai ci conosce; ogni volta ci frega un po' e ci fa ricaricare la tessera di 30 bombe, ma io sono contenta così. 
È una persona semplice e di una grande gentilezza. 
Quando la vedo, penso che anche io, quando lavorerò e se mai sarò a contatto con le persone vorrò essere come lei. 
Lei è una che ci sa fare. 

Sta nel suo, ma ti consiglia. 
Non è invadente e soprattutto è una persona felice (o almeno, così sembra!).

Io amo le persone felici, 
amo le persone umili,
amo le persone disponibili, 
quelle gentili e semplici.

Così. 
Mi sembrava giusto dedicarle un po' di tempo e scrivere due righe sul suo conto, 
perché se tutto il mondo fosse un po' più umile sarebbe sicuramente un mondo migliore. 

Concludo consigliandovi due fantastici film che ho appunto noleggiato: 

"La teoria del tutto";
"Unbroken".

Guardateli, non ne rimarrete delusi. 

Marta

La sottile differenza tra ispirazione e brutale copiatura

La sottile differenza tra ispirazione e brutale copiatura. 
Poche cose mi rendono tanto irascibile quanto le persone prive di personalità;
definiamone le caratteristiche: le persone prive di personalità, come tali, non possiedono un proprio "io", ma anzi, vanno alla ricerca di altri "io", molto interessanti, dai quali "prendere ispirazione". 
Tali soggetti, si nutrono di idee già esistenti, che abilmente raggirano rendendole proprie. 
Ciò che non si può negare loro è l'astuzia e la furbizia con cui fottono le persone. 
Questi soggetti non sono distinguibili a colpo d'occhio: l'esperienza aiuta e soprattutto insegna ad identificarli!
Tenete presente che vi ruberanno le vostre preziose idee ("le idee sono pezzi di cuore" cit. Ballabeni) e il vostro sudato lavoro in modo subdolo e meschino, senza che voi ve ne accorgiate. 
Vi ritroverete a confrontarvi con le vostre stesse idee e a domandarvi se non siete stati voi stessi ad aver copiato.
Non cascateci. 
I soggetti privi di personalità sono svogliati, ma assai attenti: 
percepiscono l'importanza di un progetto, per poi farlo loro in pochi istanti. 

Ora, 
io voglio dire qualcosa a queste persone: 
siete ingiusti.
Siete scorretti.
Siete sleali. 
Vincete facile e non vi diverte neanche giocare, perché per voi..
È tutto più semplice (percepite, copiate, fate vostro).

Cosa ancora più grave.. 
Siete finti, 
ma questo, riguarda solo voi stessi. 

Comunque.. Andate a fare in culo. 

Ricordate che le idee non cascano dal cielo, richiedono tempo, riflessione, pensiero. 

Voi siete l'anti - originalità per eccellenza e probabilmente questo non vi toccherà minimamente, perché in realtà non ve ne frega niente del vostro "io", visto che un proprio "io", voi, non l'avete. 
Se è così che ti senti, beh, forse, ne fai parte anche tu.

N.B.: nulla toglie e nulla vieta l'ispirazione spontanea, proveniente dal cuore e priva di malignità.

Marta.

Il vissuto del C40.

Incredibile, ma vero.

Mi mancheranno i viaggi sul C40.
Per tre anni mi ha accompagnato, senza mai lasciarmi a piedi. O quasi.

Se non fosse per il costo dei biglietti,
per la puzza sconcertante
e
per lo schifo che trovi in giro,
il C40 sarebbe il camioncino dei miei sogni.

La donna brizzolata con i calzoni bianchi;
le avventure di padre e figlio, puntuali, come sempre: il venerdì alle 18:10;
donna speranza, il suo taglio di capelli e la sua voglia di vivere;
la negretta gambe chilometriche e codini;
l'amico del negozio di sotto;
e poi lui: il disabile del posto dietro, al centro;
la crew del Politecnico;
quelle del solito posto: al centro del bus, con il vetro davanti;
e poi ancora,
ancora
e
ancora.

Ognuno di loro ha una vita propria,
ma a me piace immaginarla.

Raramente metto le cuffie e ascolto la musica: preferisco i loro discorsi.

Per esempio nella mia TopList c'è sicuramente la signora con i calzoni bianchi.
Chissà che lavoro fa. 
È sicuramente molto intelligente, perché legge moltissimo e sempre. 
Una volta l'ho vista leggersi un mattone di schede, probabilmente scritte in corpo 8. 

E vogliamo parlare della crew del Politecnico? 
Mi è bastato sentire mezzo discorso per farmi sentire una capra ignorante.
E non che le capre lo siano, poverine, ma così si dice, no? 

Comunque.. 

Non sono solo le persone a fare del C40 un posto magico;
prendiamo in considerazione i sedili, più nello specifico i tessuti dei sedili.
Le texture sono favolose, 
ti ci puoi perdere per delle ore: 
scoprire che in realtà, in mezzo a quelle macchie astratte si nascondino animali inesistenti, non ha prezzo, soprattutto se lo fai notare alla tua compagna di viaggi! 

Nel mio caso, Veronica. 

E attenzione, 
come già vi avevo forse accennato nei post precedenti,
è uno spettacolo contare la quantità di macchie oleose su cui voi tutti, 
specialmente le teenager, 
appoggiate la testa. 

Mai. Mai farlo. 

E ci avete mai pensato? 
Quando prenotate la chiamata?
Si, è godurioso quel trillo, ma quante dita l'avranno pigiato?
E quanti culi si saranno seduti al nostro posto? 

Beh, caro C40. 
Nonostante i tuoi difetti, 
per me sei unico. 

Una delle cose più belle della mia vita di tutti i giorni è accomodarmi, 
su quei sedili abbastanza stretti da non starci,
e godermi il viaggio. 

"L'incanto sarà godersi un po' la strada." (Buon Viaggio - Cesare Cremonini)

E con questo concludo e mi affermo una sincera viaggiatrice.

Alla prossima.

Marta

Fortunato Depero

Cari amici, 
buonasera a tutti voi. 
Come state?

Settimana scorsa mi è capitato di andare in Trentino! 

Ospite da una mia compagna di classe, abbiamo deciso di fermarci a Rovereto. 

È qui che ci siamo fermate a visitare il Mart (Museo d'arte moderna), o meglio, "La Casa d'arte Futurista", ed è proprio per questo che oggi voglio parlarvi dell'immenso Fortunato Depero

Anzitutto è bene definire cosa si intende con il termine Futurismo

il Futurismo è stato un movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da Filippo Tommaso Marinetti (Manifesto del Futurismo). Il Futurismo sosteneva che l'arte, il costume e la politica, avrebbero dovuto staccarsi dal passato e dalla tradizione, per ispirarsi alla vita dinamica, moderna e meccanica del XX secolo.

In sintesi: il Futurismo può essere visto come una sorta di ribellione a tutto ciò che era passato e tradizione; un movimento artistico, volto a rappresentare la dinamicità di quell'epoca. 

Fatta questa piccola premessa, passiamo a Fortunato Depero


Depero
Depero

nato nel 1892 a Fondo (Trento), Fortunato Depero è stato un pittore, scultore e
pubblicitario italiano. Quando, nel 1914 si trasferisce a Roma, Depero viene a contatto con i maggiori esponenti del Futurismo, tra i quali Marinetti, e questo fa di lui un Futurista vero e proprio. 

È nel 1919, rientrato a Rovereto, che decide di fondare "La Casa d'arte Futurista": una sorta di agenzia pubblicitaria. 

Tra le sue realizzazioni, di alcune sono rimasta particolarmente colpita:

> come non citare i Balli plastici, ovvero un teatro in cui attori reali vengono sostituiti a marionette in legno per esprimere maggior senso di meccanicità e gioia. 

Balli plastici
Balli plastici

Balli plastici
Balli plastici

Non sono formidabili? I colori, le forme, le facce. Sono davvero simpaticissimi! 

Avrei tanto voluto portarmene a casa uno di nascosto! ; )

In realtà, all'uscita del "Museo" (se così si può definire, visto che si chiama "Casa d'arte Futurista"), vendevano delle simpatiche marionette molto simili a quelle di Depero, ma ovviamente non le originali, solo delle copie; la tentazione era tanta.. I colori, le forme, le facce.. E poi i 90€ mi hanno tolto ogni dubbio.
Le fottute copie delle marionette se le potevano tenere loro. 

E giusto per mostrarvele..


Tributo Fortunato Depero

..Fottutamente fighe.

> Troviamo poi il famoso Libro bullonato intitolato "Depero Futurista", nonché una raccolta di rivoluzionari esperimenti tipografici. Il libro è rilegato da due grossi bulloni di alluminio. 

Rivoluzionario o meno, per me rimane una gran pattonata! Ahahahah. 
Ovviamente l'interno è qualcosa di meraviglioso, vi consiglio di digitare su Google il titolo del libro.. 

Libro bullonato
Libro bullonato

> Trasferitosi a New York, disegna le copertine di alcune delle riviste più famose, parliamo di Vanity Fair, Sparks e Vogue, di cui purtroppo non ho alcuna foto. 

> Ed ora arriviamo a NOI: ciò che non tutti sanno di questo grande artista, è che egli ottenne il maggior successo tramite la Campari. 

La famosa bottiglietta del Campari Soda, che ancora oggi è quella di un tempo, venne disegnata proprio da lui nel 1925! 

"Davide Campari, voleva offrire al consumatore un prodotto perfettamente dosato. Fu proprio lui a ordinare una bottiglia innovativa che valorizzasse il momento dell'aperitivo e lo rendesse riconoscibile attraverso la sua forma: un calice rovesciato."

Campari Soda
Campari Soda

Depero ha realizzato moltissime altre opere, ma qui vi ho citato solo quelle più famose! 

E quindi ora vi lascio con un suo famoso claim: 

"Se la pioggia fosse di Bitter Campari!" aggiungo: saremmo tutti più felici!

L'omino in controcorrente

Stavo rovistando nella mia cartella "Immagini", quando per puro caso ne ho ritrovata una che avevo scaricato molti anni fa: si tratta di un dipinto di uno dei pittori più famosi della fine dell'Ottocento. 


Edvard Munch

Ricordo ancora le fantastiche lezioni del mio professore Tavecchio alle superiori e di come questo pittore mi aveva affascinata, non tanto per la sua tecnica, quanto per le tematiche che affrontava e come le trattava nei suoi dipinti. 

In particolare, mi sto riferendo a "Sera sulla via Karl Johann"(1892):

in quest'opera viene rappresentato il "rituale della vasca"; l'obiettivo era quello di fare avanti e indietro per una via del paese ed ovviamente, come il quadro ci mostra, tutti dovevano essere ben vestiti.

Sera sulla via Karl Johann (1892)
Sera sulla via Karl Johann (1892)
Il tema è quello della falsità dei rapporti e del disagio della società
L'omino che percorre la via controcorrente è autobiografico e rappresenta la paura della folla, minacciosa, perché simboleggia le regole della società.

Tutto ciò per dire..

Anche io mi sento un po' come l'omino in controcorrente ed anche io temo la folla.

Questo è un post a favore della personalità e della semplicità:

ognuno di noi ha un'anima e una propria originalità, ne sono convinta.
Più mi guardo attorno e più mi rendo conto di come quelle persone, semplici all'apparenza, nascondano un mondo dentro sé.
Voi pensate di essere come quell'omino che va in controcorrente, ma in realtà non vi rendete conto che talvolta cadete nel ridicolo..

Eppure.. Per essere diversi, basta essere se stessi.

Questa è la mia filosofia di vita e nonostante i miei numerosi difetti cercherò di essere sempre me stessa anche di fronte alle difficoltà e di fronte a ciò che più temo.

Sbarazzatevi degli eccessi che fanno di voi un non-voi e siate semplici.

More is less, sempre.
(Poi qualche pacchianata è sempre concessa.)

B. Myers

Oggi ho voglia di parlarvi di uno dei miei fotografi preferiti; si tratta di Andrew B. Myers

Pensate.. Ha solo venticinque anni, viene dal Canada e le sue foto parlano da sole. 
Non c'è bisogno di spiegare, perché in realtà i suoi scatti sono di una semplicità innata.

Andrew B. Myers
Andrew B. Myers

Tra le sue particolarità ritroviamo sicuramente l'ironia, ma soprattutto il colore (pastello), che domina in tutte le sue immagini. 

Si tratta di un arte concettuale*, ed io vivo per l'arte concettuale, per tutto ciò che è studiato e pensato, perché, a parer mio, non è solo bello ciò che fa la differenza, bensì il significato che porta con sé. 

Andrew B. Myers
Andrew B. Myers

Andrew B. Myers è un genio, perché ciò che appare semplice e immediato è in realtà qualcosa che è stato studiato nei minimi particolari. Ecco perché talvolta il significato delle sue foto è da ricercarsi; questo rende le sue opere ancor più intriganti e curiose.  

Un'altro dettaglio che adoro dei suoi scatti sta nella pulizia di quest'ultimi. Si tratta di un'arte minimale, ma che non ha quella tipica freddezza minimalista; incantevole. È in grado di fare del Minimal qualcosa di caldo e accogliente. 

Andrew B. Myers
Andrew B. Myers

 *(Arte concettuale = espressione artistica in cui i concetti e le idee sono più importanti del risultato estetico dell'opera.) 

Sarebbe carino se mi chiamasse come sua assistente, ovviamente non perderei tempo e volerei in Canada pur di lavorare insieme a lui! ; ) 

Andrew B. Myers un folle genio.